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venerdì 16 gennaio 2015

Chains and Broken Dreams

POV Nate

Rientro dal lavoro e sono distrutto, oltre che soffocato da uno struggente desiderio di vedere Will, di affogare nei suoi occhi fino a sentirmi mancare il fiato, di percepire il suo respiro caldo sulle labbra.

Sbatto la porta senza alcun riguardo, scalcio le scarpe in un angolo, disordinatamente, e intanto rifletto e pondero, perché tanto lui non sarà qui, è impossibile e improbabile.

Il mio volto è stirato in una smorfia stanca mentre le mie membra desiderano solo crollare - in fretta - su qualcosa che non sia il pavimento, ma il bisogno, estremo bisogno di vedere Will subito, mi permette di non collassare nel primo posto che capita.

Giunto nella stanza adibita a salotto, noto in un angolo la sua figura alta e slanciata appoggiata al muro, lo sguardo lontano, troppo lontano, e intriso di malinconia. Mi strofino gli occhi, non riesco a crederci, eppure lui è davvero qui.

- Will... - sussurro, e lui volta lentamente il capo verso di me, trafiggendomi con l'immensità dei sentimenti contenuti nei suoi occhi neri come la notte, e sbattendomi in faccia tutto ciò che nessuno di noi due ha il coraggio di dire ad alta voce.

Mi raggiunge in un secondo o forse meno, ho perso la cognizione del tempo, e nell'attimo in cui mi stringe a sé come se fosse l'ultima volta cui lo fa mi aggrappo a lui come si fa con un'ancora di salvataggio, per non cadere, visto l'evidente tremito delle mie ginocchia.

- Promettimi una cosa - soffia roco al mio orecchio, così disperato e grave da farmi tremare.

- Ti prometterei anche il mondo, Will - rispondo, strizzando forte la sua maglia fra le dita affusolate.

- Promettimi che anche senza di me andrai avanti, comunque andrà - mormora in un soffio, e lo sento sussultare nelle mie mani, scosso da brividi.

Non capisco cosa voglia dire, e mi fa paura, ma annuisco mentre lo stringo più forte. Non lo so nemmeno io perché ti prometto qualcosa che di sicuro non saprò mantenere, qualunque cosa tu intenda. Come faccio senza di te? Come posso vivere senza il mio cuore, visto che te lo sei preso?

- Sei il grande amore che non potrò vivere, lo sai? - continua. Riesco a sentire il dolore che prova costringendosi a dire ciò, ad allontanarmi per non farmi soffrire immensamente.

Stavolta non faccio alcun cenno e mi limito a soffocare i singhiozzi nell'incavo del suo collo, mentre le lacrime rigano silenziose il mio viso e le mie mani stringono i suoi capelli sempre morbidi e intrisi del profumo di casa, di amore.

Perché mi sembra che questa sia la fine? È un addio, questo? Ti stai portando via il mio cuore lasciando me così, fragile e inutile, un'anima illusa e delusa cui non può che attenderti per l'eternità?

Alla fine, rimarrai per sempre il mio sogno infranto, infranto come il cuore che non ho più, ma non mi lascerai mai davvero, me l'hai insegnato tu: ci sarà sempre una catena a unirci, e se vorrò sentirti vicino mi basterà tirarla delicatamente e tu sarai lì, come a te basterà chiamare il mio nome e io seguirò la tua voce portata dal vento, ed essa mi condurrà da te, dove la tua anima indomita, libera, ti porterà.

-

Note dell'autrice:
-21! Sono tornata, dopo quasi una settimana, ma non ho sforato troppo. Se ci pensate, questo cappy starebbe bene anche come ultimo capitolo... ma io voglio farvi soffrire di più. Muahahah. Domani aggiornerò, al solito. Spero siate felici di sapere che ora sto molto meglio ed è tutto okay. Baci

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