sabato 7 febbraio 2015

Chains and Broken Dreams

POV Will

- Cosa volete dalla mia ragazza? - chiedo, cercando di non far tremare la voce.

- Ehi tu, non ti intromettere! - replica uno dei tanti, squadrandomi dal basso in alto. Posso vantarmi di avere un'altezza ragguardevole, ma purtroppo nulla di più, perché io a botte non ci so fare.

- Mi vedo costretto a interrompervi, invece - ringhio, evitando di sembrare sarcastico. Ne vogliamo uscire indenni, quindi meglio non innervosirli troppo.

Hope mi guarda supplicante e terrorizzata, ma non dice nulla. Quelli non commentano, ed io me ne resto dove sono.

- Ci scusiamo per essere venuti qui, ora potreste lasciarci andare? - dico con calma, cercando di negoziare una fuga che includa il nostro corpo - la nostra vita - intatto.

- Avete invaso il nostro territorio ed ora dovrete dimostrare di poterne uscire! - ribatte quello che dovrebbe essere il capo. Mi asciugo la fronte imperlata di sudore.

- Non vi abbiamo fatto nulla! Vi pagheremo, vi daremo la nostra roba, ma lasciateci andare! - implora Hope con voce sottile.

- Tu sta' zitta, bambola! - ordina un viscido tutto muscoli, prendendole il viso tra le mani e guardandola cattivamente.

- Non osare toccarla! - ruggisco, facendomi strada fra di loro a spallate e frapponendomi tra Hope e questi malviventi, forse criminali o spacciatori.

Lei si stringe al mio braccio, nei suoi occhi già leggo la sconfitta. "Ne usciremo VIVI" le mimo con le labbra. Non risponde.

All'improvviso vengo afferrato per il colletto dal capo.

- Ma bene, cosa abbiamo qui, il principe azzurro che viene in soccorso della donzella in pericolo? Dov'è il tuo cavallo bianco? - domanda strafottente, rifilandomi un pugno allo stomaco. Gli sputo addosso, mentre Hope dietro di me sussurra "che Dio ci aiuti".

Conosco fin troppo bene come andrà a finire questa battaglia, eppure è presto per arrendersi. Ricevo colpi su colpi e altrettanti ne restituisco, anche se non con la stessa forza. Ho tagli e graffi ovunque, il sangue sgorga come acqua dalle mie ferite, ma se me ne curassi sarebbe la fine, sempre se non lo è già. Mi correggo, non è la fine. Se la penso così, sarà così.

Hope se ne resta inerte in un angolo, al sicuro da ciò che stanno infliggendo a me. Ma ecco che non appena abbasso la guardia dal viscidone si dirige verso la mia ragazza, riprendendo a molestarla. Lei è disgustata e impaurita, eppure trova il coraggio di mordergli una mano e tirargli un calcio nel punto più doloroso.

- Adesso basta, mi hai stufato - dice 'il capo' estraendo un coltello a farfalla, che qui è illegale. Impallidisco. È la fine.

Più sferzate di quella maledetta cosa riesco a evitare più inizio a sentirmi sfinito. La perdita enorme di sangue mi indebolisce sempre più e il caldo di sicuro non aiuta. Anche Hope è ferita in modo grave, stringe i denti e tira avanti come può.

Ci stringiamo contro il muro, in trappola come topi. Maledizione. Riesco in qualche modo ad afferrare il cellulare e comporre il numero di Nate, l'unico che so a memoria.

- Merda, questo chiama la polizia! - strilla uno, e se la danno a gambe, non prima di sibilare "non finisce qui!".

Ci accasciamo al suolo. Gli occhi sofferenti di Hope incontrano i miei, all'improvviso appare più terrorizzata di prima.

- Will... ho sonno... - mormora. Ho la gola secca e sono troppo stanco per ribattere.

Finalmente Nate risponde.

- Pronto, Will? -

- Nathaniel... - sussurro, cercando di non sprecare il fiato. Sulle labbra ho il sapore ferroso del sangue e ne sono ricoperto.

- Will! Cosa... stai bene? - chiede. È preoccupato, lo sento, ma cerca di rimanere calmo per me. Rispondo dopo un po'.

- Oh... certo. Solo, ti prego, vieni qui in fretta... - mormoro, la testa che si fa pesante e il mondo che inizia a girare. Che bel cielo...

- Arrivo - dice solo, e attacca. Non mi sforzo nemmeno di chiudere la chiamata; appoggio il telefono accanto a me e mi stendo anch'io. Com'è fresco l'asfalto...

Di fianco a me, Hope dorme, o almeno così mi pare. La mia vista s'appanna e un senso di piacevole pace s'impossessa di me.

L'ultima cosa che vedo è il viso del mio amato Nathaniel dirmi "ti amo".

-

Note dell'autrice:
arriverà in tempo Nate? E Will, ce la farà? Si sa, gli ospedali fanno miracoli! Voi? Che ne pensate? Pronti per l'ultimo capitolo?

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